InvidiaDoppio

INVIDIA (o dell’inadeguatezza)
«…infatti invidiare è cattivo e opera dei perversi». Aristostotele, Retorica
Tutta la storia letteraria – cominciando dalla più imponente delle opere storico romanzesche, la Bibbia – ci parla di invidie ‘funeste’. Da quella di Adamo nei confronti del suo Creatore a quelle “fraterne” di Caino ed Esaù, a quella degli ‘amici’ di Giobbe, ferocemente invidiosi della sua precaria fortuna; fino a giungere al Nuovo Testamento, che, dopo averci narrato, attraverso la parabola del Figliol prodigo, un’istruttiva vicenda di invidia di un fratello nei confronti dell’altro (chi non si è sentito almeno una volta solidale con il maggiore?), si conclude, nella sua parte più nota, con lo scellerato tradimento di Giuda; peccato, il suo, che, manifestamente, non fu dettato da cupidigia o interesse, bensì da un furibondo risentimento nei confronti di un uomo di virtù infinitamente – diremmo divinamente – superiori.

Per leggere l’intero articolo scarica qui