La filosofia come esercizio

Benché la tradizione, tramandataci principalmente attraverso Platone ed Aristotele, faccia risalire l’inizio della filosofia occidentale a Talete, vissuto tra il VII e il VI secolo a.C., dobbiamo indicare nella figura di Socrate un fondamentale spartiacque nello sviluppo del pensiero.
Socrate, l’eroe dei dialoghi platonici, è posto all’origine di quella volontà di sistemazione dei concetti e delle idee che contraddistingue tutto il percorso della cultura occidentale. Socrate è l’iniziatore della scienza in quanto alla radice di essa vi è la sistemazione gerarchica dei saperi e delle idee.
Con questo gesto inizia l’Accademia, il nome della scuola di Platone, e tutta la tradizione che ne deriva e che giunge fino ai nostri giorni.
Ma Socrate è anche l’eroe del dialogo, è colui che interroga e tormenta come un “tafano” i suoi concittadini per saggiare di che consistenza fosse il loro sapere. Il suo sguardo è rivolto da una parte alla sistematizzazione e dall’altro alla filosofia come pratica, come modo di condursi e di interrogare la città. Il suo è esercizio filosofico, inteso allo stesso tempo come messa alla prova del potere, pratica di autoconoscenza e cura di sè. Con Socrate inizia l’interrogazione filosofica come stile di vita.
Oggi, dalla crisi della filosofia accademica e dei grandi sistemi filosofici, appare sulla scena della città, della polis, la filosofia come esercizio e come stile di vita. Una sorta di nuovo inizio del pensiero e del pensare che non vogliono disgiungersi dalla vita; la filosofia intesa tanto come problematizzazione del quotidiano e del contesto storico concreto, quanto come tensione alla coincidenza tra il proprio mondo di pensiero e l’agire che ci connota socialmente.
Praxis è quindi non disperdere il pensiero nel fare ed allo stesso tempo rendere il fare una pratica mai priva di discorsi e di riflessione.

La Consulenza Filosofica nasce ufficialmente in Germania nel 1981 con l’apertura da parte del filosofo Gerd Achenbach del primo studio di Philosophisce Praxis. La parola “Praxis” è stata resa in italiano col termine “Consulenza”. Il termine tedesco però non indica nulla di simile. E’ bene fare questa precisazione perché uno dei tratti che distingue la consulenza filosofica da gran parte delle pratiche legate alla psicologia, o alle relazioni d’aiuto in genere, è che non dà consigli ai suoi clienti o “ospiti” – così chiama Achenbach chi si rivolge alla Philosophisce Praxis. Il cuore della Prassi Filosofica è la capacità e l’arte di porre domande senza mai perdere di vista la persona o la situazione concreta. L’attenzione al concreto, alla “vita”, pone questa pratica lontana da ogni teoricismo e da un’arida deriva speculativa. La filosofia esce dall’accademismo e ridiviene esercizio e pratica concreta di trasformazione.

La prassi filosofica non è una variante di terapia, né di problem-solving, bensì una cura della parola e del discorso.

In senso eminente non ci sono fatti o cose, ma le parole creano le cose e i fatti a cui crediamo.
J. W. Goethe